pellicani oggi

20 dicembre 2006

Orson Welles e le Fiandre


Immaginate di sedervi a tavola per cena.
Accendete la tv, ma i programmi della Rai vengono interrotti dall'edizione straordinaria del telegiornale.
Toni concitati, da notizia importantissima.
Davanti a voi c'è il solito presentatore, nel solito studio televisivo.
Ma è scuro in volto, e dice che l'Italia non c'è più. E' finita.
Le spinte secessioniste hanno vinto. La Padania si è staccata dall'Italia e ha dichiarato l'indipendenza.
E il Presidente della Repubblica è scappato con consorte in Francia a bordo di un aereo militare.
Arrivano immagini confuse. Si dice che il governo si sia rifugiato lontano da Roma e che i militari stanno per occupare le sedi della televisione.
Poi viene trasmessa un immagine di Bossi, infermo e rantolante che esulta; "Il mio sogno si è realizzato! Padania libera! Va da via el chiul, terùn!"

Ci credereste voi?

Tutto questo è successo in Belgio la settimana scorsa.
Proprio come è stato descritto: basta sostituire la Padania con le Fiandre, il presidente Napolitano e la signora Clio con re Alberto II e la regina Paola, la Rai con la Rtbf, la tv di stato belga in lingua francese, Bossi con Jean-Marie Dedecker, e la parola cena con asse da stiro.
Una finta edizione del telegiornale che ha svelato solo dopo quaranta minuti che si trattava di una bufala.
Molte persone sono scese in piazza, bandiere alla mano, per difendere l'unità nazionale. Le redazioni di giornali e telegiornali sono state tempestate di telefonate, e le linee telefoniche intasate in tutto il paese.

Tutto questo per sensibilizzare l'opinione pubblica sul rischio di secessione. Un problema che esiste, visto che il Belgio settentrionale è sempre più favorevole a una separazione dalla parte francofona.

La vicenda non può non venirci in mente Orson Welles, che il 30 ottobre del 1938 inscenò sulla Cbs il radiodramma "La guerra dei mondi", dove si raccontava in maniera estremamente realistica un'invasione aliena degli Stati Uniti.
Su 6 milioni di radioascoltatori, circa un milione credette che l'invasione aliena fosse vera. E nelle città fu il panico.

Chissà che tutto questo un giorno non succeda da noi.

Speriamo solo che quando sarà data la notizia Pellicani Oggi avrà giustamente conquistato la vetta della classifica dei siti italiani più visitati.

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13 dicembre 2006

Storia di un eroe

Salve pellicani, il post di oggi verterà su questo tizio, un eroe dei nostri giorni. Non fatevi ingannare dal suo aspetto simil-magnotta, quest'uomo è Fulco Lanchester, rispettabilissimo preside della facolta di scienze politiche alla sapienza. Il 16 novembre, il giorno prima della manifestazione, a scienze politiche hanno organizzato una (pre)occupazione durante la notte della facoltà. La digos ha chiesto al preside se fosse necessario intervenire, ed il preside rassicurante ha detto: " Intervenire? qui intervengo io! ". Così fece. Alle quattro di mattina, mentre io dormivo beato nel mio sacco a pelo nell'aula 2, questo signorotto all'apparenza serafico e pacioso è entrato ed ha cominciato a strillare: "Forza ragazzi! La rivoluzione non può aspettare! le manifestazioni sono già cominciate!", svegliando tutti dal sonno morfinoso.
Alcuni ragazzi hanno detto che durante l'occupazione dell'anno scorso, Lanchester è venuto per 20 giorni (!) tutte le mattine a svegliare gli occupanti al grido di :"AVANTI SAVOIA!!". Gli occupanti, sfiniti, sfiaccati di fronte ad un così caparbio assediatore speravano ormai, in cuor loro , in un intervento delle guardie per porre fine a questo stillicidio. E così niente rivoluzione. Nonostante quella mattina avrei voluto ucciderlo, Fulco è il reazionario più simpatico che io abbia conosciuto.

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05 dicembre 2006

numero zero

Le parole quotidiane
ci inducono a pensare
che le ore trascorse
siano necessarie.
Pressioni
inconsapevoli
che ci lasciano deboli
a giudicare.
Allora occorre
la pressione delle mani sul corpo
e un senso incantevole di sollievo.
In poche parole
si cela
l'oscuro degli atteggiamenti.

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