pellicani oggi

30 novembre 2006

Pellicani telefonici


Ci sono due cose che ci fanno accorgere che l'anno sta per finire:
. i tappeti di foglie secche che ricoprono le strade e i marciapiedi, rendendo mimetiche le merde di cane che pestiamo con indifferenza, per poi accorgerci del disastro aggravato dalle scarpe che indossiamo, che essendo inverno, sono quelle sotto cui la merda di cane si deposita in maniera impossibile da rimuovere
. l'arrivo degli elenchi telefonici, da qualche tempo ribattezzati pomposamente "Pagine Bianche". Solo allora ci rendiamo conto di quanto poco abbiamo utilizzato il vecchio. Probabilmente mai.

Il nostro amico V. da sempre fiero della unicità del proprio cognome, si vanta da anni di essere l'unico V. sull'elenco telefonico. Noi pellicani prendiamo atto di questo guanto di sfida, e ogni anno andiamo a verificare che sia proprio così, sperando che un nuovo V. venga ad insinuare questo inusuale quanto inutile e deprimente primato.

Ma le cose belle finiscono. Figuriamoci quelle disgustose.
Non ci si può bagnare due volte nel medesimo fiume, diceva Eraclito.
Noi non potremo mai più inebriarci nei festeggiamenti per il rinnovato miracolo dell'unicità del cognome V.
L'abbonato V. ha cambiato gestore, abbagliato da chissà quale svantaggiosa offerta.
E l'elenco è vuoto, senza più alcun significato.

Siamo delusi ma con serenità. Le cose brutte sono altre. Quelle più inaspettate.
Come se un giorno venissimo a sapere che Lindo Ferretti ha votato per il centrodestra...

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13 novembre 2006

PornoMolise



Non pensavamo di tornare sull'argomento così presto, ma la cronaca ce lo impone.
Di nuovo Molise. E di nuovo stalla gigante.

Il fattaccio è questo.
Una bella professorina trentenne in una scuola media dell'hinterland milanese, chiede alla collega di educazione fisica di esonerare cinque ragazzi dalla lezione di ginnastica.
Sono carenti in matematica, devono recuperare.
Fin qui nulla di strano.
Peccato che, aperta la porta dell'aula di sostegno, la prof di educazione fisica trova uno dei cinque ragazzi coi calzoni calati, e la nostra eroina china su di lui.
Gli altri quattro si gustano la scena, due dei quali a pesce in mano.

Che c'entra il Molise direte voi.
C'entra eccome.
La sexyprofessoressa infatti è proprio originaria di un paesino molisano, anche se non è chiaro quale.
Giammai dunque il Molise finirà di stupirci.
Giammai di sorprenderci.
Unico a poterci regalare certe emozioni, il Molise è dentro ognuno di noi.
Dentro ogni persona dotata di fantasia.
Dentro ogni uomo che non ha mai smesso di sognare.
Dentro chi almeno una volta ha chiuso gli occhi , e ha desiderato una pornoprofessoressa.

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10 novembre 2006

enrico fermi e gli accordatori di pianoforte

Spesso sui libri di divulgazione scientifica si legge il famoso problema che Fermi ha assegnato durante una sua lezione:" stimare il numero di accordatori di pianoforte che lavorano a New York".
Dopo aver assistito al collasso nervoso dei suoi studenti, che si erano preparati per calcolare matrici di scattering di processi quantistici e comunque non sapevano minimamente affrontare questo problema , Fermi spiegò la sua soluzione, semplice e geniale:
Per cominciare stimò alcuni parametri basandosi esclusivamente sul buon senso (io non ricordo i valori esatti e non so niente di accordature. Se siete in possesso di valori più precisi segnalatemelo!!):

-A-Numero abitanti di NewYork: circa 10000000
-B-Numero di pianoforti: 1 ogni 10 abitanti (1/10)
-C-Tempo per accordarli: 2 ore
-D-Numero di accordature: 1 ogni due anni (1/2)
-E-Tempo di lavoro giornaliero: 8 ore
-F-Giorni lavorativi l'anno: 300

Adesso è chiaro che A*B*C*D= 1000000 non sono altro le ore di lavoro necessarie all'anno per accordare i pianoforti, mentre E*F=2400 sono il numero di ore di lavoro che un accordatore mediamente svolge durante l'anno.
Il numero di accordatori è chiaramente stimato dal rapporto di questi due numeri, ovvero: (1000000/2400)=417.

Questa stima è solo una delle tante che ognuno di noi può inventare e cercare di risolvere.
Per esercitarvi, chiedetevi quanti supermercati ci sono nella vostra città, quanti chili di acciughe mangiano le persone alte un metro e 73 o quante bestemmie al giorno dice giucas casella.

Rimane la curiosita se il 417 è vicino al numero reale di accordatori presenti a New York. La risposta è no, assolutamente no. Però è il numero esatto di pizzettari presenti in Burkina Faso.

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06 novembre 2006

Dove osano i pastori...



Cari, fedeli, numerosissimi pellicani
il blog si è preso un uic end di riposo, ma torna più feroce e caparbio che mai.

Quest'oggi non potevamo che parlare di Molise.
Ne parlano da qualche giorno giornali, telegiornali e cinegiornali nazionali.
Per la prima volta viene inserita questa bizzarra parola nei computers.
Speaker affermati la pronunciano per la prima volta nella loro carriera.
Per la prima volta dall'invenzione della scrittura a caratteri mobili, la vediamo incisa nei quotidiani.
Molise.
Questa angusta regione, patria di pastori e tratturi,
dove la birra forst vende più che da qualsiasi altra parte del mondo
dove il vino è più bevuto dell'acqua
dove la pioggia, la neve, il vento e il freddo vincono anche contro il ferragosto
Questa terra, incontaminata dalle brutture della società moderna
dove da secoli è solo la zampogna a farla da protagonista.
Questa terra stupenda
dimenticata da tutti al momento di fare l'elenco delle 20 regioni italiane.
Questa terra leggendaria
è ora arbitro delle sorti del governo Prodi.
Come le elezioni middle term negli Usa,
le regionali in Molise sanciranno il tasso di gradimento dell'attuale maggioranza.
Almeno così dicono.
Sul ring salgono il campione uscente Michele Iorio e lo sfidante Roberto Ruta.

Per ora ci dicono che l'affluenza è in calo, e che lo scrutinio procede in ritardo.
Noi aspettiamo, pellicani fiduciosi.

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04 novembre 2006

E' sabato



È sabato.
Domani niente lavoro, forse andiamo al mare
le slaccio la cintura e resto un po’ a guardare
la linea armoniosa del collo, la curva delle anche
che per me sono cose risapute e stanche.


Così cantava Giorgio Gaber quasi 35 anni fa.
E noi ci sentiamo un po' così.
E' sabato e l'aria è fredda.
In più oggi è il 4 novembre

Dicono che per l'Italia sia festa.

L'esercito Italiano ci racconta che 88 anni fa, finì la prima guerra mondiale e finirono le campagne per l' unità d'Italia.

650.000 morti, 947.000 feriti, 600.000 dispersi.

Un buon bottino per l'Italia.
L'ingente spesa sostenuta dallo Stato per finanziare la guerra formò un debito saldato solo alla fine degli anni '70.
In più nessuno fu contento dei risultati ottenuti, e precipitammo nel ventennio.

Festeggiamo.


Mi alzo, vado in bagno, un senso di disgusto
rumore di acqua che scorre, mi lavo, mi rivesto
dall’appartamento di sopra, dall’appartamento di sotto
rumori di gente che si lava
rumori di cessi e di sciacquoni
bellissimo, un amore tutti insieme
un amore collettivo
ma sì, domani è festa
i letti che si muovono
sì, sciacquoni, sciacquoni
forza cessi, è sabato, è sabato, è sabato.

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03 novembre 2006

Emergenza Napoli e possibili soluzioni

Stamane ho letto su wikipedia:
Il settimanale inglese The Economist e il quotidiano francese Libération denunciarono che il leader dell'Udeur fu il testimone al matrimonio di Francesco Campanella, personaggio che aiutò Bernardo Provenzano nella sua latitanza fornendo documenti falsi. Mastella si difese sostenendo di non conoscere il passato mafioso del ragazzo a cui fece il testimone di nozze nel suo matrimonio.
Ecco chi dovrà risolvere l'emergenza a Napoli in questi giorni. Mi viene in mente un'analogia. La mia casa sta andando a fuoco, di conseguenza mi precipito a chiamare i pompieri. Loro arrivano, e con tutta calma cercano di domare le fiamme con dei rutti.

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02 novembre 2006

primo giorno da pastori

Siamo qui a casa mia, giornata busta si supponeva. Così è stato. In tendenza con tutto ciò (ovvero il bustame) abbiamo creato questo blog.
cordiali starnuti.

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